sabato 20 novembre 2010

Jan Dix


Jan Dix è un personaggio che non poteva avere lunga vita , inanzitutto trovo strano aver fatto una miniserie incentrata sull'arte e poi avendo utilizzato solo Van Gogh come veicolo pubblicitario , gli altri albi si faticava a capire chi fosse l'artista scelto , a parte Monet l'ultimo numero e qualche altro numero.
Ma comunque quello che emerge è il fatto di un giallo o gialletto definito da alcuni con elementi intrinseci riflessivi.
Detto questo le storie da me lette mi sono piaciute , ma secondo me è un lettore particolare quello ricercato da questa miniserie , cioè certi numeri li avrei resi meno anonimi puntando sull'artista famoso , non sul gialletto della porta accanto. Forse cosi' avrebbe avuto piu' successo .
Il numero che chiude la miniserie l'ho apprezzato oltremodo , si va nell'inconscio del personaggio fino a quasi immedesimarcisi pienamente.
Il personaggio l'ho trovato migliore di Napoleone (dello stesso autore) e piu' leggibile ,
adesso Ambrosini è impegnato su Dylan Dog.

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